In questi giorni l'orizzonte temporale per una ripresa degli allenamenti e delle competizioni in un contesto di sicurezza è stato spostato al 3 aprile. E'passata appena una settimana da quando il Piemonte non era considerato fra le regioni a rischio e la FIPAV aveva dato l'ok alla ripartita dei campionati. Ma il peggioramento costante della situazione aveva portato, già nella serata di mercoledì 4 marzo, il direttivo della Fortitudo a sospendere tutte le proprie attività sportive per tutelare la salute dei propri tesserati, inizialmente fino al 15 marzo.
Il Dpcm del 9 marzo 2020, che disciplina tutte le misure di contenimento della diffusione del covid-19, ha poi decretato la sospensione delle attività scolastiche e sportive fino al 3 aprile.
«sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attività' motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro;».
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